Eccomi qui, domenica, la mia ultima domenica di libertà.
Da domani si ricomincia con la dieta.
La pausa tra la dieta invernale e quella estiva, che mi è arrivata nuova nuova questa settimana, è finita.
Domani si ritorna al regime cinghia stretta, con i buoni propositi in tasca e la dispensa piena di cose che fanno solo bene, al corpo. Per l'anima ci vorrebbe di più. In queste due settimane di sbando totale mi sono tolta alcune voglie come la pizza con le patatine, la nutella, il cioccolato, il latte e cereali, il fritto di pesce... insomma in due settimane ho dato fondo a tutte le voglie che mi erano rimaste lì, mentre gli altri a fianco a me ne mangiavano a quattro palmenti. Mancano all'appello la pasta alla carbonara, il tiramisù, torte varie che per ovvi motivi climatici non ho potuto preparare. Per queste dovrò aspettare qualche mese.
Ho veramente voglia di riiniziare la dieta? No! Ma è il senso di colpa che me lo impone. Lo stesso senso di colpa che mi fa diventare paranoica quando mangio qualcosa di porcoso, che mi fa pensare: "Cosa penseranno gli altri che mi vedono da fuori, mentre mangio sta cosa grassissima? Penseranno: Guarda quella balena quanto mangia?" Voi pensereste: Fregatene! Ma non si può, io non posso, anche perchè certi commenti li ho ricevuti a voce, velatamente o meno, anche da compagni di scuola che commentavano tra di loro, pensando che non sentissi, o facendolo proprio apposta. Io non sono una persona che se ne frega, non ci riesco, per nessuna cosa. E' nella mia natura. Sono una persona seria e di conseguenza prendo le cose sul serio, tanto che le altre persone serie dicono che IO sono troppo seria.
Io nella mia serietà inizierò a bomba sta dieta, con lo stesso obiettivo, con una forza dii volontà maggiore si spera. Devo trovare degli incentivi convincenti.
A presto
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