domenica 25 agosto 2013

Trasparente

Il mio cane mi guarda, con sguardo interrogativo. Quando passa vicino alla stanza in cui sono, viene sempre a vedere come sto. E' molto premuroso. Lo fa senza che io glielo chieda, o glielo abbia insegnato. Semplicemente passa, infila dentro la testa dentro la stanza, mi guarda e a me scappa un sorriso, lui capisce che va tutto bene e se ne va. 
Se non sorrido, vuol dire che c'è qualcosa che non va, perchè da quanto è tenero sorrido quasi sempre. Allora si siede vicino a me e si appoggia pesantemente alle mie gambe, un po' come dire.. io ci sono. E' un cane pastore, è fatto così, è nella sua indole. 
Quando si sveglia da un pisolino fa il giro della casa, per contare le persone presenti, fa il censimento e poi si mette a metà strada tra gli occupanti, in modo da poterci tenere d'occhio tutti. E' un cane pastore. 

Dato che è un cucciolino di due anni e di 35 chili, quando è arrivato a casa dal canile volevamo cambiargli nome. Thor, era quello che avevamo scelto, come il cane di Hagrid, perchè si sarebbe sposato bene con il suo aspetto, lo sguardo un po' burbero e serio, e la sua stazza. Alla fine abbiamo deciso di tenere il suo nome, sì meno accattivante, ma che si abbina bene alla sua indole. 
Questi ultimi tempi però nemmeno lui riesce a farmi sorridere spesso, o almeno non permanentemente. 
E' un periodo molto stressante. Non vedo l'ora che sia ottobre, perchè è previsto che in quel mese io sarò sì disoccupata, ma almeno sarò tranquilla. 
Tranquilla . è una parola che al momento non appartiene al mio vocabolario. Sto lavorando alla tesi in media 10 ore al giorno, ho un trasloco in vista, non dei più facili e non c'è nulla i pronto. 
Questa simpatica situazione mi rende nervosa, irascibile e pure bipolare. Ho recentemente scoperto che oltre al cagotto da stress in questo periodo perdo i capelli nemmeno fossero le foglie in autunno, digrigno i denti di notte e di giorno. Mi sveglio con già la lista di cose da fare in mente e la preoccupazione per le cose che non posso fare in quella giornata e che devo rimandare per causa di forze maggiore. Rimando le uscite, passo 12 ore al giorno davanti ai pc, e non riesco mai a finire tutto lo stesso. Costantemente indietro.  Il fatto di non riuscire a portare a termine le cose che DEVO fare, e non quelle che mi piace fare mi manda in bestia. E' sempre stato così, il non finito, il non detto il sottinteso, il non chiaro , l'indecisione, il dubbio sono cose che non riesco a gestire. Nè nel lavoro nè nelle relazioni. Io sono così come mi vedi, non mi nascondo e non ho niente da nascondere, a parte il mio culone, e erroneamente penso che anche tu sia così. Trasparente. 

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