E' settembre praticamente.
So che tecnicamente è ancora Agosto, ma se ci pensate, non è che questo agosto sia stato bei migliori in termini di tempo meteorologico.
Quando arriva questo periodo io mi sento sempre un po' elettrica, come anche in primavera.
Settembre, l'inizio di ogni cosa.
Anche se ho finito l'università mi sveglio al mattino e inconsciamente mi sento in dovere di cercare il diario nuovo, preparare la cartella, foderare i libri come quando era alle elementari. In realtà ho foderato i libri fino in quinta superiore. Triste.
Ecco io mi sento sempre in vena di cambiamento. Mi succede di solito a settembre, gennaio durante la sessione d'esami che per fortuna non avrò più e aprile.
Ora sono in fase minimal.
Vorrei tutto in bianco e nero, niente colori che disturbano.
Vedo tutto in bianco e nero, più nero che bianco a dire la verità.
Vorrei pochi oggetti intorno a me, troppi mi disturbano i pensieri.
Vorrei poche persone attorno a me, ma non posso sbarazzarmi della gente o dei cani.
Quello che medito di fare da un po' di tempo a questa parte, devo dire da prima dell'estate, è mollare tutti i social che ho, che senza volerlo sono tantissimi. Facebook, Twitter personale e del blog, Instagram, Tumblr, WhastApp e probabilmente tanti altri di cui non mi sovviene.
Cosa mi ha portato l'aprire questi social? A parte questo blog, che considero quasi la mia terapia, il resto mi ha portato solo via tempo.
Non ho mai voluto duemila amici su Facebook e non posto praticamente niente di se non qualche video musicale che mi è piaciuto, ci passo il tempo per vedere quello che fanno persone, che non incontro mai, a cui non scrivo mai, che non mi importa di vedere o di sentire.
Twitter.
Il twitter del blog mi serve, più che piacermi, lo trovo utile per dare visibilità ai miei post, nella speranza (vana) che qualcuno mi risponda, che mi dica: Anche io mi sento così!
Il twitter personale non ha più senso ormai. Non scrivo da credo sei mesi, roba che qualche gestore si chiederà se sono ancora viva. Avevo scritto oltre 1600 tweet, ma a dire la verità non mi ricordo nemmeno uno di questi tweet, uno che fosse geniale e strabiliante. Perché sul serio scrivere il proprio pensiero, generalmente banale e non richiesto, così nell'etere senza sapere se qualcuno lo ha letto, cosa ha portato di meglio nella tua vita? Forse tutti ci siamo sentiti "fighi" la volta che ci hanno ritwittato, o ci hanno messo la stellina, ma sul serio abbiamo fatto nuove amicizie? ci sono venuti dei soldi in tasca? siamo diventato twitstars? No la risposta è no.
Instagram mi piace molto, ma a volte penso che non sia necessario fotografare tutto quello che ci capita. Io non sono il tipo che fotografa tutto quello che fa, fotografo solo quello che penso sia figo. Vedo una bella cosa, che ha un significato, che ha un'esperienza allora fotografo, ma ci sono anche tanti momenti in cui mi dico: "Caspita! Se avessi il telefono dietro, sarebbe una bella foto da pubblicare su instagram!" Il che succede al tramonto, quando ci sono nebbia e nuvole e sono fuori a portare i cani a spasso, sola. Questo mi fa pensare a come a volte le cose migliori della giornata mi capitano quando non ho un telefono e sono da sola... inquietante.
Tumblr. Devo dire che nonostante tante mie amiche abbiano un blog lì, dove rebloggano altra roba, io l'ho aperto perché ci si potevano seguire fantastici studi di grafica, ma tant'è che non ci vado mai, perché me ne dimentico l'esistenza. La mia esperienza su il suddetto social non è entusiasmante come invece lo è, per esempio, per la mia coinquilina, che passa le serate a fare scroll con il muose e a ridere da sola davanti a brutti fotomontaggi o a gif relative a telefilm. Triste.
WhastApp lo trovo semplicemente comodo e necessario da quando tutti hanno internet sul cellulare sempre e invece non hanno messaggi nel piano tariffario. I gruppi mi infastidiscono davvero tantissimo.
Ora in conclusione a questo post sconclusionato, che non ha portato nessun beneficio alla vostra vita, lasciatemi concludere che questo è un periodo, tutta l'estate in realtà, in cui mi sento particolarmente anaffettiva, poco interessata a tutto ciò che mi circonda, poco interessata ai film, ai telefilm, alle persone, all'uscire.
Tutto scorre, tutto mi scorre a fianco, ma non mi tocca. Triste.
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