mercoledì 24 settembre 2014

Scusa! Scusa! Che ne pensi di...

Ecco questo potrebbe essere un #2'dOdio ma ci voglio spendere ben più di due minuti della mia vita.

A Torino, ma penso anche in altre città italiane uno non si può fare la sua passeggiata in centro, il suo giro per negozi senza avere a che fare con la gentaglia di cui ora vi vado a narrare.
Se vi fate un giro, tra Piazza Statuto, via Garibaldi, Piazza Castello e giù fino al Po, non potete non  rischiare la vita almeno un paio di volte per colpa degli automobilisti/terroristi. A questo aggiungiamo i ciclisti, che hanno chilometri di piste ciclabili a uno sputo da Via Garibaldi, ma non c'è gusto a pedalare in un luogo appositamente riservato, quando puoi farlo in mezzo alla gente, in centro, guardando le vetrine e avere la soddisfazione di far venire il cristo a tutti.
Oltre queste categorie bisogna stare attenti ai borseggiatori, ovvio e a non pestare i barboni, che poverini si piazzano agli angoli delle strade per racimolare qualcosa. E poi ci sono i volontari di Greenpeace, o dell'Unicef, che ti fermano e vogliono soldi
Fin qui tutto bene, si fa per dire, ma ci sto, accetto le condizioni del gioco.

Arrivati verso Piazza Castello ci sono sempre, SEMPRE, quattro o cinque ragazzi, vestiti in modo normale, il che è peggio perchè non sono riconoscibili, con un plico di cartoline in mano, che ti fermano a suon di: Scusa! Scusa! Hai un minuto?
Questi, nel caso non lo sappiate, sono sempre più o meno gli stessi, fermano la gente e chiedono: Cosa ne pensi delle ragazze madri? e così via cercano di venderti alla modica cifra di 5 euro una cartolina, stampata da una stampante, che spacciano essere un'opera delle ragazze madri che loro aiutano nei loro istituti. Non è vero, sappiatelo. Questi sono anche piuttosto insistenti, presuntuosi e vagamente truffaldini. Cercano insinuando in te il dubbio di spillarti dei soldi, instillando in te il dubbio che se non dai loro dei soldi sei piena di pregiudizi, razzista ecc
Una volta sono le ragazze madri, un'altra sono i drogati in riabilitazione, un'altra i bambini orfani e così via. Le cartoline sono sempre le stesse.

Dopo la prima volta si impara e si tira dritto, ma loro lo sanno e allora ti inseguono. 
Scusa! Scusa!
Se non li caghi ancora poi iniziano:
Scusa! Hei signora! Baby! Hey!

Mi è capitato di ignorare la cosa e far finta di niente, ed è andato tutto bene, mi è capitato che ignorandoli hanno preso per un braccio la mia amica strattonandola, la quale ha iniziato a urlare e gli ha rifilato un calcio. Oggi, un ragazzino, tamarro, bassetto, piercing al sopracciglio e tinta nei capelli, non ben identificata, mi ha inseguito, nonostante stessi procedendo abbastanza di fretta a suon di Hey! Hey Ciao, Scusa! Posso chiederti una cosa, Hey.. e io ignoravo, con le cuffie e la musica alta, mi facevo i fatti miei, e questo ancora... Alla fine mi sono girata appena e gli ho risposto: "Ti devo ignorare ancora per molto prima che la pianti?" Lo strozetto mi ha risposto: Ma Vaffanculo! 

Mi ha lasciato un po' indispettita, perché capisco che il nano tamarro fosse frustrato per il lavoro di merda che fa, che poi non si capisce bene se è un lavoro o una truffa e propendo per la seconda, capisco che fosse frustrato per il semplice fatto di essere almeno venti centimetri più basso di me, il che significa che fosse più basso della media delle donne... ma andiamo davvero? 
Insultare non ha mai portato grandi guadagni nel business, ma lo imparerà a sue spese, temo, anzi, spero. 
Il prossimo che mi chiede che cosa ne penso delle ragazze madri, spero venga ingoiato dalla strada, sul serio!

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