Sono stagista in uno studio, non pagata, da ormai due mesi.
Oggi il mio capo dopo una settimana di "Ti devo parlare" ha finalmente parlato e come sapete il Ti devo parlare non porta mai a niente di buono.
Il capo voleva parlare della mia situazione lavorativo/economica.
Ormai sono due mesi che lavoro per lui a titolo di esperienza.
Al colloquio mi ha detto che non poteva pagarmi, ma al momento non era quello che mi premeva, come ho già detto il altri post, ma il maturare esperienza da mettere nel curriculum.
Il colleghi però hanno iniziato a dire che il lavoro è lavoro e se io lavoro devo essere pagata e non sfruttata, così le mie aspettative si sono alzate. Quando il capo ha detto ti devo parlare pensavo, molto ingenuamente che avendogli i miei colleghi parlato per primi senza che io chiedessi niente, questo volesse dire che mi avrebbe pagato, poco, ma pagati.
Oggi alle 19.00 rimaniamo soli in ufficio e decide che è proprio il momento giusto di farmi il discorso, invece di rimandarmi a casa.
Inizia dicendo che io ho ragione a volere una sorta di compenso, ma che darmi 100 euro al mese sarebbe moralmente poco, ma 200 sarebbe troppo.
Da lì parte un discorso, contorto e poco chiaro sul fatto che lo studio non ha ricevuto i pagamenti che sperava, che ci sono molte spese e i tre cari colleghi da pagare.
Non c'è budget.
non.
c'è.
budget.
Che la donna delle pulizie è più importante di uno stagista fresco di laurea, che la laurea in architettura non serve a niente alla fine, se non per insegnare all'asilo o per lavorare in comune. Tutto calmo calmo, mentre mi sentivo ricoprire di merda.
Non ricordo più tutte le baggianate che ha detto, ma il succo è che ha bisogno fino a luglio compreso del mio lavoro, gratis, forse mi darà un rimborso spese.
Su questo ultimo punto ci devo ancora pensare. Non so se sia il caso di andare ancora dopo una tale presa per il culo.
Esiste una legge che dice che il tirocinio gratuito non esiste più, che per 20 ore a settimana si deve essere pagati 300 euro al mese con i contributi e l'assicurazione pagati, per minimo tre mesi, massimo sei.
Io ne prendo zero, in più mi sono sorbita un discorso di merda sul fatto che la mia laurea non vale un cazzo, che potrei cambiare lavoro tranquillamente e che se facessi le pulizie probabilmente guadagnerei di più, lo dice con cuore, con fare paterno, questo è il consiglio che può darmi.
Vorrei quindi dirvi quindi quando avete un capo che vi dice Ti devo parlare, mettetevi le mani sul culo per parare l'inculata.
Non sono arrabbiata per il fatto che non mi paghi, perché non mi aspettavo poi il contrario con molto fervore, ma il discorso con cui ha contornato la notizia mi ha davvero buttato giù e non era per niente necessario, facendomi mettere in questione il mio valore, le mie capacità, la stima che ho per me stessa ocme lavoratrice.
Non lasciate che questo capiti anche a voi.
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