venerdì 23 novembre 2012

Le giornate no, i comfortfood e 'zo mene

Giornata no.
Ce ne sono e sono pienamente consapevole di ciò. Ma quello che non riesco ad accettare è che le giornate no spesso arrivano per colpa di altri.
Mi spiego meglio: Ti svegli con il mal di stomaco, mal di testa, un automobilista stronzo passa in velocità su una pozzanghera e ti fa la doccia, ti caga un piccione in testa, sei in tirardo ecc ok capisco tutto questo. Capisco che le giornate no ci sono e sono pronta, abbastanza, ad affrontarle ed accettarle.
Ma Se, in tutta l'equazione matematica delle probabilità che infondo è la vita, si mette in mezzo anche qualcuno, chiunque, dal giornalaio, al capo stronzo, l'amica depressa o stressante, la nonna ricoglionita, la madre rompicoglioni  ecc le cose diventa ingestibili.
Senza contare che a volte ti capita la combo di tutte queste cose. La sveglia in ritardo, il mal di stomaco, il capo stronzo, piove, le pozzanghere, gli automobilisti e i ciclisti che si credono dio, la vecchina lenta. Insomma un delirio. Quello che gli studiosi chiamano caos, e anche tutti gli altri.
Non sempre ce la facciamo da soli a superare una giornata così. Non sempre abbiamo la pazienza e l'energia per NON prendere un coltello e fare a fettine il prossimo, da soli. Il comfort food nasce per questo, secondo me.

Esistono momenti in cui solo il cibo può essere il tuo unico amico. Un amico silenzioso che non ti chiede niente, che non pretende che gli parli, che non vuole poi essere ascoltato. Anche perchè parliamoci chiaramente, se vedessi uno che parla con un vasetto di gelato chiamerei il manicomio.
Basta prendere in mano un pezzo di cibo, il vostro cibo preferito e assaggiarlo per essere in pace. La frustrazione che prima vi assillava se ne va, anche solo per un attimo.
Per questo si chiamano comfort-food. Qualcuno potrebbe dire: ma gli amici sono il bene più prezioso, ti ascoltano, ti capiscono, ti consigliano. Balle! Per quanto io voglia bene, un bene infinito ai miei amici, loro non saranno mai come il cioccolato. Perchè gli amici non sono mai disinteressati. Quando stanno male pretendono attenzione, che do loro sempre con tanto entusiasmo, certo. Vogliono consigli ma non lo sanno, oppure non lo dicono. Vogliono il tuo tempo, la tua pazienza e la disponibilità. Io sono contenta di dare loro tutto ciò, ma MA sembra che non abbiamo mai tempo e voglia di ascoltare i miei di problemi, per quanto stupidi essi siano. Sarà per la poca stima di me che ho, per le insicurezze e i complessi che ho che fa sì che i miei problemi vengano dopo quelli degli altri, sempre. Ma questo è un altro discorso.
Gli animali, bellissimi per carità! Io adoro il mio cane, forse più di ogni persona che mi sta intorno. Mi metterei tra lui e un altro cane se fosse necessario. Ma anche lì, tu hai voglia di startene sulla portrona a autocommiserarti un po', per un paio d'ore, giusto per fare una pausa dalla vita e lui si mette lì a fianco e vuole le coccole, anzi, le pretende! Forse sarà il suo modo per tirarti sul morale, ma intanto ci gode lui! Fammele tu le coccole bestia!

Oggi è una giornata storta per colpa di qualcun altro. Oggi no, non posso accettarlo.
La mia unica soluzione a  queste giornate, che non comprende il comfort food, perchè sono  a DIETA deriva da uno skech di Colorado, come sono caduta in basso. NO E' PROBLEMA MIO! Detta anche la soluzione cazzomene.  Il problema ce l'ha quest'altra persona, non io. Quindi NO E' PROBLEMA MIO

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